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URGENTE: appello a Giorgia Meloni contro la cristianofobia!

Giorgia Meloni è intervenuta a difesa della libertà religiosa. L’occasione le è stata offerta dalla presentazione del Rapporto 2023 sulla libertà religiosa nel mondo, presentato dalla Fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS).

“Tacere sulla negazione della libertà religiosa equivale a esserne complici. Noi non intendiamo farlo”, ha detto in un videomessaggio il presidente del Consiglio.

Incoraggiati da queste parole, abbiamo pensato di inviare una petizione alla Meloni per darle il pieno sostegno dell’Osservatorio sulla Cristianofobia e per incoraggiarla ad attivarsi per porre fine alla persecuzione dei cristiani nel mondo.

I dati del Rapporto di ACS, tra gennaio 2021 e dicembre 2022, parlano chiaro. Nel mondo, in un 1 Paese su 3, il diritto alla libertà religiosa non è pienamente rispettato. Vale a dire in 61 nazioni su 196. In totale, quasi 4,9 miliardi di persone, pari al 62% della popolazione mondiale, vivono in nazioni in cui la libertà religiosa è fortemente limitata.

I più colpiti e vessati sono ovviamente i cristiani: oltre 307 milioni di fedeli.

Ti chiediamo quindi di firmare subito qui la petizione alla presidente Meloni. Per dimostrarle anche che siamo in tanti ad avere a cuore questo tema. Ad avere a cuore il bene di tanti nostri fratelli e di tante nostre sorelle nella fede.

Siamo ottimisti. Del resto, la stessa Meloni così ha concluso il suo videomessaggio: “L'Italia può e deve dare l'esempio. L'Italia intende dare l'esempio, a livello europeo e a livello internazionale. Questa è una delle nostre tante missioni”.

Petizione indirizzata alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni

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Compila il form e firma la petizione indirizzata alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni

Signor Presidente del Consiglio, on. Giorgia Meloni,

oltre 307 milioni di cristiani nel mondo sono vittime di discriminazione e persecuzione.

Sono dati del Rapporto 2023 sulla libertà religiosa nel mondo, diffuso dalla Fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che soffre, e che Lei ha commentato nel suo videomessaggio del 22 giugno scorso. Un videomessaggio per il quale La ringrazio.

Incoraggiato dalle sue parole, Le chiedo di continuare ad agire concretamente, attraverso tutti gli strumenti che la diplomazia mette a disposizione del governo italiano, affinché gli Stati che discriminano i cristiani si adoperino per far cessare la vergogna della persecuzione a causa della fede religiosa.

Non è più accettabile che ancora oggi, in pieno XXI secolo, professarsi fedeli a Gesù Cristo può costare la libertà, il lavoro, la casa e persino la vita.

Per me la lotta alla cristianofobia, anche in Europa, è una delle priorità del momento presente.

Ringraziandola cordialmente, Le porgo distinti saluti.